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Bellezza dei costumi piuttosto che bravura tecnica dei primi danzatori del balletto 

Bellezza dei costumi piuttosto che bravura tecnica dei primi danzatori del balletto

Mentre gli innumerevoli stili di ballo si moltiplicano, contaminano, cangiano o spariscono, la situazione artistica complessiva si trasforma in qualcosa di sempre più vario e stimolante.

L’osservazione dell’arte del ballo circostante è una delle chiavi di lettura più preziose che un danzatore professionista deve portare sempre con sé, ovunque egli vada!

Osservare è importantissimo tanto oggi quanto lo era ieri, perché ci pone di fronte ad un confronto tra ciò che stiamo osservando e ciò che è stato…

Un artista ballerino di oggi che osserva un balletto di Corte del 1700, difficilmente riuscirebbe a capire che si tratta di danza classica.

Questa forma d’arte contemporanea un tempo era totalmente differente, sia come stile di rappresentazione che di contenuti; oggi il balletto viene interpretato su comodi e grandissimi palcoscenici, ma un tempo non era affatto così: 

Il balletto classico di Corte veniva rappresentato senza palco (perché ancora non era stato inventato), al’interno di saloni allestiti appositamente per questi particolari eventi di danza, il pubblico sedeva come in una sorta di anfiteatro composto da gallerie in altezza, su 3 dei 4 lati del quadrato o del rettangolo che costituiva la sala da ballo.  

Ovviamente data la conformità della struttura dei saloni, il pubblico ammirava i danzatori da una prospettiva differente rispetto a quella del teatro odierno, dall’alto era possibile concentrarsi maggiormente sulle figure geometriche tracciate dagli spostamenti dei corpi, al contrario di oggi che l’attenzione è lineare e rivolta alle vere e proprie movenze del professionista danzatore.

Normalmente in antichità il balletto veniva interpretato tendenzialmente da individui del medesimo sesso, ed inoltre, spesso e volentieri la danza veniva caricata da raffigurazioni simboliche racchiuse all’interno delle forme geometriche prima citate.

La coppia di danzatori accademici composta da ballerino uomo e ballerina donna difficilmente era cosa utilizzata e gradita ed i danzatori dei primissimi balletti, erano costituiti prevalentemente da soggetti scelti appositamente dai Reali, estrapolati consensualmente dalla classe aristocratica, ed inoltre non avevano tutta la conoscenza tecnico/artistica dei danzatori odierni.

Essendo questi i soggetti che un tempo formavano uno spettacolo di Corte, il risultato offerto non era ciò a cui oggi siamo abituati, bensì una rappresentazione dettata maggiormente da danzatori che facevano trasparire compostezza, fierezza e dignità, rispetto alla forza, all’eleganza del movimento ed all’agilità di un ballerino di danza classica contemporanea, i salti dei danzatori ad esempio erano un elemento davvero raro, mentre oggi, un danzatore incapace di saltare, non viene neppure considerato.

Così come per le tecniche di ballo utilizzate, anche i costumi dovevano apparire più scenici che funzionali:

I costumi dei primi spettacoli di balletto di Corte erano infatti molto ispirati alla moda di quel preciso momento storico, risultavano molto sfarzosi ed appariscenti, possedevano il preciso compito di sbalordire il pubblico per la ricchezza dei materiali e degli adorni scelti dal sarto, prestando alcun tipo di attenzione per la leggerezza del vestiario e per la sua manovrabilità in termini di comodità nel ballo.

La libertà del movimento veniva perciò considerata solo dopo l’elemento dell’inventiva e della bellezza complessiva del costume, oggi è totalmente il contrario.