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Ballerini e Musicisti del Latino America, la Salsa e le Orchestre di Cuba alla fine del 1990

Ballerini e Musicisti del Latino America, la Salsa e le Orchestre di Cuba alla fine del 1990

Verso il 2000 in America Latina, soprattutto nei confronti del ballo latino e della musica di esportazione, vi sono stati profondi cambiamenti, sia per quanto riguarda l’utilizzo ed il tipo di lavoro delle orchestre sui territori, sia per quanto riguarda il gran mutamento dei contratti lavorativi.

Emblema di questi abissali cambiamenti è senza ombra di dubbio Cuba, durante questo delicato periodo, gli artisti di danza e musica sino ad allora ricevevano ancora uno stipendio mensile abbastanza limitato.

Superato però il periodo “speciale” degli anni 90’, tutto questo supera ogni aspettativa per i lavoratori dello spettacolo, ora infatti la burocrazia è stata ridotta, così come la libertà di spostamenti, accompagnata da guadagni spesso e volentieri molto superiori al consueto, soprattutto per il fatto che ora l’artista di spettacolo rappresenta sé stesso, diventando perciò per cause di forza maggiore, nella maggior parte dei casi, anche manager di sé stesso.

Negli ultimi 20 anni infatti, i leader delle migliori orchestre latino americane, diventano veri e propri datori di lavoro, vedendosi passare tra le mani ingenti somme di denaro, organizzando anche il loro stesso personale composto prevalentemente da: ballerini di latino americano, musicisti, costumisti, tecnici del suono e luci, ed in molti casi anche i p.r.

Le organizzazioni migliori si trasformano persino in service audio e video, affittando attrezzature o aiutando persino con prestiti, altri gruppi emergenti.

E’ un Mondo che si autoalimenta, costruito sulle solide fondamenta del debito con amici, una struttura gerarchica basata sullo scambio di favori, rispetto, pagamento dei debito in nome dell’onore e collaborazione tra le parti.

Ovviamente anche qui esistono frangenti di gelosia e concorrenza, ma il più degli artisti di alto livello, collaborano tra loro senza nessun tipo di problema.

In rapporto al salario minimo di un semplice lavoratore, prendendo come esempio un cittadino cubano, un leader di un’orchestra o un ballerino conosciuti, guadagnano cifre astronomiche, non paragonabili certamente a quelle inerenti allo show business statunitense, ma pur sempre da capogiro rispetto a quelle di un normale lavoratore.

Questo fattore economico è riscontrabile proprio sulla grande metamorfosi e spirito di adattamento di questi artisti, i quali riescono a guadagnare molto di più, nel tempo, riuscendo a stringere collaborazioni, attraverso il mercato dello showbusiness non ufficiale e le varie escursioni di lavoro estere, che risulteranno poi, la miglior scusa clandestina per non tornare più in Patria. 

Fino a non molti anni addietro, ballerini e musicisti cubani potevano esclusivamente essere remunerati tramite la moneta ufficiale: il pesos; per questo la loro inclinazione era legata sempre al fatto di prediligere altre vie di guadagno.

Le orchestre o i corpi di ballo più conosciuti ed importanti, ottengono così l’occasione di poter richiedere pagamenti in dollari anziché in moneta cubana, quasi in tutti i casi, anche tramite pagamenti non ufficiali.

Il 1999 segna quindi un particolare anno per la svolta economica dello show business cubano, questo perché il governo finalmente si deciderà ad autorizzare la valuta del dollaro statunitense come metodo di pagamento in tutta l’isola cubana.